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Tim Staffel, Brian May, Roger Taylor: era questa la formazione degli Smile, che all’Imperial College di Londra, ormai, erano di casa. I primi ad accorgersi di loro furono Pink Floyd, Yes e Trogg, che affidarono a questi tre ragazzi gli open dei loro concerti. Qualche tempo dopo, però, Tim Staffell decide di separare la sua strada da quella di Brian e Roger: al suo posto arriverà Farookh Bulsara, che deciderà di farsi chiamare Freddie Mercury, che proprio con Tim aveva frequentato la Ealing Art College.

Noi di MentiSommerse.it abbiamo avuto il piacere di avere come nostro ospite Tim Staffell per un’intervista.

Quanto è stata forte l’influenza della Swinging London e del Glam Rock sulla tua formazione musicale?

“Swinging London” era una costruzione commerciale. La maggior parte delle persone ha scelto ciò che interessava loro maggiormente, lasciando il resto da parte.

I musicisti rock erano in gran parte scettici riguardo alla musica strettamente pop, ed è questo che ha dato il via allo sviluppo del rock come genere a parte.

I musicisti rock come me volevano prendere le distanze dagli aspetti più commerciali della musica, poiché ritenevamo che minasse la serietà dei nostri sforzi creativi.

Sei stato compagno di classe di Freddie Mercury alla Ealing Art College. Che tipo di compagno di studi era?

Tim Staffell Freddie MercuryFreddie era praticamente uguale a tutti gli altri, ma iniziò a sviluppare la sua fiducia in sé stesso a un ritmo più veloce dei suoi coetanei. Era un artista e musicista di talento e una grande personalità.

Torniamo al 1969: gli Smile si esibiscono alla Royal Albert Hall e il giorno dopo finiscono anche sul The Times. C’è un momento speciale di quella serata che vuoi raccontarci?

L’unico ricordo che ho è che il cavo per il mio basso non era abbastanza lungo. Mentre correvo davanti al palco, si è staccato dall’amplificatore. Ho dovuto sostituirlo prima che potessimo iniziare…

Una delle cose che univa gli Smiles era la passione per la fantascienza: come nasce la canzone “Earth”?

Bene, ero un avido lettore e collezionista di Fantascienza. Stavo leggendo un libro di racconti di William Tenn, intitolato “Of All Possible Worlds”. La storia finale del libro, “The Custodian”, parla di un uomo che deve lasciare la Terra perché il sole sta diventando una nova. Mentre lascia la sua nave per la colonia su Alpha Centauri, nota che Sol si sta espandendo apopletticamente . Mi ha ispirato a immaginare che un giorno i terrestri potessero essere lasciati alla deriva senza sistemi solari per chiamare la loro casa… quella fu l’origine della canzone

Cosa ti ha fatto avvicinare al rock progressivo negli anni ’70?

Ho ammirato la dedizione di Morgan Fisher e la sua musicalità. È stato un privilegio e una sfida essere il librettista della sua musica. Sono orgoglioso di quello che abbiamo ottenuto con i due album di Morgan.

“Two late” è il tuo secondo album da solista. Vuoi presentare ai nostri lettori questo disco?

Tim Staffell Two Late“Two late” (che è disponibile in CD sul mio bandcamp) rappresenta l’evoluzione della mia scrittura. Mentre aMIGO raccoglieva canzoni scritte nell’arco di trent’anni, “Two late” è stato composto tutto nello stesso periodo, con una sensibilità moderna; è un tentativo di esplorare la struttura della canzone; ho cercato di creare composizioni che vadano al di là del luogo comune, e per far questo mi sono servito di nuove sequenze di accordi per supportare la linea melodica. Spero di aver raggiunto la giusta commistione di struttura intelligente e maturità emotiva. Come sempre, il tuo lavoro migliore è quello che progetti, comunque; e il mio nuovo album porterà le idee a cui ho accennato in “Two late” addirittura oltre!

Intervista realizzata da Corrado Parlati
Si ringrazia Marzia Figliolia per la collaborazione

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