Certe sere si scolpiscono nella storia non per ciò che accade, ma per come lo fanno accadere.

E il concerto di Elodie allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli è una di queste. Un evento che, al di là della spettacolarità, ha dimostrato cosa significa oggi essere una popstar: incarnare lo spirito del tempo, saper raccontare desideri, turbamenti e sogni collettivi.

In una parola: visione. Ma adesso, entriamo nel vivo dello spettacolo.

Se non ci conoscessimo, sono Corrado Parlati e questo è MentiSommerse.it, un magazine ribelle, un rifugio virtuale dove ti racconto le storie più belle legate al mondo della cultura.

Elodie: una donna, uno stadio, un manifesto

Per la prima volta una donna si è esibita da headliner sul palco dello stadio partenopeo. E lo ha fatto con una forza scenica, narrativa e simbolica che ha reso Elodie – The Stadium Show qualcosa di molto più profondo di un semplice concerto. È stata una dichiarazione di identità e resistenza, un’esperienza sensoriale che ha intrecciato performance, moda, coreografia e messaggio politico. Un’opera pop in quattro atti, ognuno legato a un’anima diversa dell’artista: Audace, Galattica, Erotica e Magnetica. Ognuno capace di trasportati oltre ogni orizzonte sensoriale in un giardino del suo Black Nirvana.

Con questo show e quello di San Siro, Elodie entra di diritto nella cerchia delle popstar italiane più complete, credibili e internazionali. E lo fa affermando una propria cifra stilistica, emotiva e culturale. È questa la vera evoluzione: affermare sé stessi fino in fondo.

L’inizio tribale

Dopo un countdown di dieci minuti, le luci del Maradona si accendono ed Elodie irrompe sulla scena sulle note di una energica “Tribale”, per poi perdersi tra le infinite scale del Black Nirvana, Guaranà in mash up con Hung Up di Madonna e Feel Love di Donna Summer. L’energia è altissima, Elodie è circondata da dieci ballerine che si muovono tra acqua, fumo e LED infuocati.

Audace: fuoco e carne

Audace è la prima delle quattro anime musicali di Elodie. Dopo il tuffo nel passato, il primo vero e proprio set si apre con un mash up di “Odio Amore Chimico”, “1 ora”e di “Di nuovo” e prosegue con il successo di “Mi Ami Mi Odi”, “Cuore Nero”, “Anche stasera”

Il primo atto si chiude con “Ok respira”, mentre sul palco compare una croce luminosa che accompagna l’artista su un trono in movimento: l’immaginario è forte, carnale, dichiaratamente queer. Qui il corpo diventa atto politico, la femminilità si fa feroce e indomabile.

Galattica: l’identità come costellazione

Nel secondo atto, Elodie si spoglia dell’armatura per mostrare la sua parte più intima e riflessiva. Le immagini di Drag Queen, attivisti LGBT+, tra cui un commosso omaggio alla figura di Tarantina – icona trans napoletana, simbolo della lotta per l’affermazione della propria identità – invadono i maxischermi.

Andromeda” diventa un lamento cosmico che si trasforma in abbraccio, “Feeling” e “Pensare Male” sono riarrangiate in una sorprendente chiave che mette in mostra lo spirito R’n’B di queste due canzoni. L’incontro tra estetica clubbing e intimità emotiva raggiunge l’apice nel DJ set di Nina Kraviz, che trasforma il Maradona in una discoteca sotto le stelle.

Il momento più toccante è il cortometraggio curato da Ambrosia, drag queen e attrice, con testimonianze di persone transgender.

Un invito a guardare in faccia il cambiamento, l’identità, la forza di essere ciò che si è.

Erotica: desiderio e sovversione

Atmosfere da cabaret parigino. Turn the red light on. Gabbie e riferimenti BDSM. Inizia Erotica, l’atto più potente esteticamente. Elodie canta “Pop Porno” de Il Genio in un’interpretazione elegante e sensuale, ma mai gratuita.

“Non sono promessa, non sono invito. Non spiego. Non giustifico. Sono qui. Così. Senza pudore. Senza tregua”: è una dichiarazione di intenti. La performance, incentrata sui brani del mixtape Red Light, si fa teatro, filosofia pop, lotta per l’autodeterminazione dei corpi.

Magnetica: Napoli è la seconda casa di Elodie

Il messaggio di “Magnetica” è chiaro: “Make Equality Great Again” campeggia alle sue spalle, ribaltando lo slogan trumpiano nel suo opposto ideologico. Qui Elodie si posiziona politicamente e socialmente, con ironia e coraggio, citando implicitamente a un pensiero vicino a quello di Emmanuel Levinas: l’altro è lo specchio in cui ci riconosciamo. L’altro, infatti, non è altro che me stesso riflesso allo specchio.

Sul finale del quarto e ultimo atto, Elodie cambia ancora pelle. È il momento della connessione emotiva, dell’affetto puro. Sul palco sale Gigi D’Alessio – che l’aveva già ospitata una settimana prima – e insieme cantano per la prima volta “Insieme a lei”, che si aggiunge alle ormai ritualistiche “Una magica storia d’amore” e “Io vorrei”. Elodie è vestita d’azzurro con la maglia del Napoli, canta sorridendo, sembra sciogliersi in un abbraccio collettivo con una città che la ama visceralmente. Il Maradona canta con lei, la sostiene, la adotta. Il pop diventa rito comunitario.

La chiusura è affidata a una sequenza esplosiva: “Hold On” in mash up con “Pazza musica”, “Ciclone”, “Margarita”, “Bagno a mezzanotte”. La festa si compie, tra lacrime e balli.

Elodie, icona contemporanea

Elodie The Stadium Show è molto più di un concerto. È uno statement. È la fotografia di un’artista che ha saputo trasformare il proprio percorso in una narrazione coerente, evolutiva, popolare e sofisticata. La sua voce, il suo corpo, la sua estetica diventano strumenti sociali e poetici.

Con i suoi due live negli stadi, Elodie si conferma una delle artiste più complete del panorama italiano e – ormai è lecito dirlo – anche di quello internazionale, capace di dominare un palco da 50.000 persone senza perdere nulla in termini di autenticità.

Tutte le date di Elodie Show 2025 – Palasport Tour

Dopo il trionfo degli show negli stadi (Milano San Siro e Napoli Maradona), Elodie tornerà in autunno con un tour nei palazzetti dal titolo “Elodie Show 2025”, prodotto da Vivo Concerti. Ecco tutte le date annunciate finora:


• 16 novembre 2025 – Torino, Pala Alpitour
• 19 novembre 2025 – Bologna, Unipol Arena
• 21 novembre 2025 – Napoli, PalaPartenope
• 23 novembre 2025 – Bari, Palaflorio
• 26 novembre 2025 – Roma, Palazzo dello Sport
• 29 novembre 2025 – Firenze, Nelson Mandela Forum
• 2 dicembre 2025 – Milano, Mediolanum Forum

Biglietti disponibili su TicketOne e nei circuiti ufficiali.

Ph: Alfonso Maria Salsano

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