Quartaccio, periferia nord-ovest di Roma. Un quartiere che prende vita tra palazzi scoloriti, strade in cui l’odore del cemento si mescola a quello della speranza, e il silenzio che sa essere tagliente quando cala il sole.

È qui che la voce serve a farsi sentire e il corpo diventa linguaggio, una forma d’espressione, uno scudo. Ed è in una di quelle case che Elodie Di Patrizi ha cominciato a coltivare un sogno: diventare una pop star.

Le sue giornate iniziavano tra i bus per il centro e i sogni troppo grandi per restare chiusi in un appartamento popolare. Le notti, invece, erano un’altra storia.

In quel tempo, Elodie ballava. Cubista nei club di Roma, tra luci stroboscopiche e bassi profondi che facevano tremare il pavimento. Ballava per lavorare, per sopravvivere, ma anche per iniziare a conoscere il ritmo delle cose, il battito della gente, il modo in cui la musica può diventare armatura.

È in quei locali che ha iniziato a plasmare la sua estetica, il suo carisma, la sua forza. La sua personalità che la rende oggi un’artista senza rivali sul palco. Perché all’epoca non c’era ancora un microfono, ma c’era già tutto il resto: presenza, magnetismo, fuoco.

E da lì, dalla periferia che sa forgiare talento e rabbia, Elodie ha cominciato a scrivere la propria storia, una canzone alla volta.

Dalle luci stroboscopiche dei club romani alle ovazioni dei palazzetti, fino ai due mega show negli stadi in programma l’8 giugno a San Siro e il 12 giugno al Maradona, Elodie ha tracciato un percorso artistico unico, segnato da determinazione e autenticità.

La sua carriera è un viaggio attraverso generi e collaborazioni, sempre alla ricerca di una voce autentica e riconoscibile.

In vista del tour “Elodie – The Stadium Show”, ho selezionato sette canzoni di Elodie, a comporre una mappa che ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera.

Se non ci conoscessimo, sono Corrado Parlati e questo è MentiSommerse.it, un magazine ribelle, un rifugio virtuale dove ti racconto le storie più belle legate al mondo della cultura.

Un’altra vita (2016)

Il debutto discografico di Elodie, scritto da Fabrizio Moro e prodotto da Emma Marrone, è una ballata intensa che racconta la fine di un amore e la speranza in un nuovo inizio. Presentato durante la sua partecipazione ad “Amici”, il brano segna l’inizio di un percorso artistico che unisce emotività e forza interpretativa.

Tutta colpa mia (2017)

Con questa canzone, Elodie partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, mostrando una maturità artistica crescente. Il brano, scritto da Emma Marrone, è un’introspezione sulle responsabilità in una relazione finita, evidenziando la capacità dell’artista di affrontare temi complessi con sensibilità.

Andromeda (2020)

Scritto da Mahmood e prodotto da Dardust, “Andromeda” rappresenta la svolta stilistica per Elodie, unendo sonorità elettroniche, testo profondo e una rivoluzione estetica che ha lanciato definitivamente l’artista.

“Mahmood e Dardust hanno la capacità di trasformare in parole e musica esattamente quello che sono e che provo. ‘Andromeda’ è un brano estremamente moderno, in grado di stupire, per nulla scontato”, mi ha raccontato in un’intervista che abbiamo realizzato pochi giorni dopo la sua partecipazione a Sanremo 2020.

Guaranà (2020)

Con “Guaranà”, Elodie esplora sonorità pop estive, mostrando la sua versatilità artistica.

La canzone è un inno alla leggerezza e alla voglia di vivere, ai sogni e agli attimi eterni, risultando una delle hit dell’estate 2020.

Bagno a mezzanotte (2022)

Questo singolo, scritto da Elisa, è diventato un inno di libertà e autodeterminazione, adottato come colonna sonora del Pride di Roma.

Elodie dimostra il suo impegno sociale e la sua capacità di interpretare brani che parlano di emancipazione.

Due (2023)

È il brano con cui torna al Festival di Sanremo nel 2023. “Due” è una ballata intensa che esplora le dinamiche di una relazione complicata.

In questa canzone emerge tutta la maturità vocale di Elodie e la sua capacità di trasmettere emozioni profonde.

Mi ami mi odi (2025)

Title track del suo ultimo album, “Mi ami mi odi” affronta il dualismo dell’amore e le sfide della fama. La canzone rappresenta una fotografia della consapevolezza di Elodie del suo ruolo nel panorama musicale e delle aspettative del pubblico.

Verso Elodie – The Stadium Show a Napoli e Milano

Con Elodie – The Stadium Show, l’artista romana porta la sua rivoluzione pop nei due templi del live italiano: l’8 giugno a San Siro di Milano e il 12 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Due date-evento prodotte da Vivo Concerti che segnano un traguardo storico: Elodie sarà infatti la prima donna a esibirsi sul palco dello stadio partenopeo, imprimendo un nuovo tassello nella storia della musica italiana.

Lo spettacolo sarà concepito come un’opera in quattro atti, ognuno pensato per incarnare una delle molte anime artistiche di Elodie – dal clubbing all’introspezione, dalla sensualità alla rabbia emancipata – in un racconto visivo e sonoro costruito con precisione maniacale.

Tra le sorprese in scaletta, la presenza straordinaria della producer e DJ internazionale Nina Kraviz, protagonista di uno dei quattro momenti dello show.

Oltre ai successi che hanno definito la sua carriera, il pubblico potrà ascoltare per la prima volta dal vivo alcuni brani tratti dal nuovo progetto discografico Mi Ami Mi Odi.

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