“Noi siamo gli altri. E crediamo ancora nelle canzoni.”

I Negrita, in questo 2025, non sono solo una band che celebra trent’anni di carriera: sono un organismo vivo, politico, poetico. Sono energia rock. Un collettivo di liberi pensatori che, con la musica, prova a resistere e restare libero in un’epoca che sembra volerci tutti divisi, contrapposti, spenti.

Quando le luci della Casa della Musica di Napoli si sono spente e l’attacco di “Nel blu (Lettera ai padroni della terra)” ha dato il via al concerto, è stato chiaro fin da subito quali sarebbero stati gli intenti della serata.

Il “Canzoni per Anni Spietati Tour” è un atto di resistenza in forma musicale, un’esplosione rockettara che mescola nuovi brani, storiche hit e ospitate a sorpresa, sospeso in un equilibrio perfetto tra passato e presente. Il Negrita live 2025 è una dichiarazione d’intenti.

Canzoni per anni spietati: il manifesto di un’epoca

“Canzoni per Anni Spietati”, il nuovo album dei Negrita uscito il 28 marzo, è considerabile quasi un concept album: crudo, viscerale, necessario. È la fotografia di un’umanità smarrita, dove tutti scelgono ferocemente da che parte stare come fossero hooligans, in una lotta eterna che rende tutti perdenti. La scaletta del concerto napoletano rispecchia questa visione con lucidità e potenza.

L’apertura con “Nel blu” è emblematica: una lettera ai potenti del mondo che, giocando a farsi la guerra, si arricchiscono. Segue “Non esistono innocenti, amico mio”, altra perla del nuovo repertorio, che si nutre di disillusione e rabbia ma lascia spazio a una fragile, sincera umanità.

Il concerto è un viaggio. I brani nuovi si alternano a classici che hanno segnato il rock italiano degli ultimi trent’anni: “Brucerò per te”, “Che rumore fa la felicità?”, “Il gioco”, “In ogni atomo”. Il pubblico è partecipe, canta ogni parola e trasforma il club in un piccolo tempio laico.

Ma è nella seconda metà del live che la dimensione collettiva esplode. “Ho imparato a sognare”, “Cambio”, “Mama Maé”: queste canzoni non sono solo hit, sono riti condivisi, ponti emotivi tra generazioni.

Su “Radio Conga”, sale sul palco Lucky Salvadori, artista argentino trapiantato a Napoli e storico collaboratore di Manu Chao. È un momento di pura contaminazione musicale, dove rock e chitarra flamenco si fondono con naturalezza.

E ancora, quando Roy Paci irrompe con la sua tromba su “Rotolando verso sud”, il pubblico esplode. Roy ritorna anche nel gran finale, con una versione trascinante di “Gioia infinita”, chiusura perfetta per un live che ha saputo alternare introspezione e liberazione.

Quello con Napoli non è un rapporto qualsiasi e Pau lo ricorda più volte nel corso della serata. Non è solo retorica: Napoli, con la sua forza viscerale e contraddittoria, sembra fatta apposta per accogliere un live come questo.

La performance della band è tecnicamente di livello, ma mai fredda. Drigo, con i suoi assoli che uniscono blues, rock e psichedelia, regala per ogni brano un’emozione diversa. Pau, voce e corpo del gruppo, è un frontman magnetico, capace di passare dal canto sussurrato al grido politico in un attimo. La band, completata da Mac, Giacomo Rossetti, Guglielmo Ridolfo Gagliano e Cristiano Dalla Pellegrina, è affiatata e potente.

Il pubblico restituisce una partecipazione totale. È un live che si fa rito collettivo, un’esperienza in cui chi sta sotto il palco non è spettatore, ma parte attiva del racconto. Ma soprattutto è un live che rimette al centro la musica suonata dal vivo e, soprattutto, l’improvvisazione, contro ogni stereotipo digitale di quest’epoca in cui spesso di “live” c’è davvero poco.

Questo tour dei Negrita, tirando le somme, non è un’operazione nostalgia. È un’esplorazione sincera del presente e del passato. È musica che guarda in faccia la complessità senza temerla, che rifiuta la semplificazione, che canta l’urgenza di pensare e sentire.

Come recita il testo di “Noi siamo gli altri”, i Negrita danno voce agli emarginati, ai fragili, ai sognatori ostinati. E lo fanno con la forza del rock, con la lucidità del pensiero critico, con la dolcezza di chi, pur stanco, “non smetterà mai di provarci”.

Dopo trent’anni, i Negrita non suonano solo per chi c’era, ma per chi ha bisogno – oggi – di credere ancora in una musica che prende posizione, che accoglie e che resiste. ‘Canzoni per Anni Spietati’ è un invito a riconnetterci attraverso la musica. Con noi stessi. Con il suono che ci fa sentire vivi. Con il mondo che ci circonda.

NEGRITA – CANZONI PER ANNI SPIETATI TOUR 2025: LE DATE

Questo il calendario completo del “NEGRITA – CANZONI PER ANNI SPIETATI TOUR” prodotto e organizzato da MC2Live:

8 aprile 2025 Roma – Atlantico  SOLD OUT
9 aprile 2025 Napoli – Casa Della Musica
12 aprile 2025 Ravenna – GNX Arena
13 aprile 2025 Milano – Alcatraz
15 aprile 2025 Firenze – Teatro Cartiere Carrara
16 aprile 2025 Venaria (To) – Teatro Concordia
18 aprile 2025 Brescia – Teatro Clerici
19 aprile 2025 Padova – Gran Teatro Geox
24 aprile 2025 Rovereto (TN) – Palasport
1 maggio 2025 Nonantola (MO) – Vox Club             
2 maggio 2025 Nonantola (MO) – Vox Club  SOLD OUT

NEGRITA LIVE 2025 A NAPOLI: LA SCALETTA

Nel blu
Non esistono innocenti amico mio

Bambole
Provo a difendermi
Che rumore fa la felicità?
Brucerò per te
Il gioco
In ogni atomo
Song to Dylan

Ho imparato a sognare
Ama o lascia stare
Radio Conga
(with Lucky Salvadori)
Il libro in una mano, la bomba nell’altra

Rotolando verso Sud
(with Roy Paci)
Il giorno delle verità
Noi siamo gli altri
Cambio
Mama Maè
Encore:
Ehi! Negrita
Dannato vivere
A modo mio
Gioia infinita
(with Roy Paci)

Ph: Stefania Brovetto ed Enrico Babuder all’Atlantico di Roma

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