Ci sono artisti che attraversano i confini geografici e del tempo, lasciando tracce profonde nella cultura di una città. Uno di questi è senza dubbio Enzo Avitabile, che incarna lo spirito partenopeo: un ponte tra il Mediterraneo e il mondo, tra il funk e l’hip hop del Bronx e la tammurriata delle nostre radici.

Per celebrare i suoi settant’anni, dal 20 marzo al 12 maggio 2025, la Chiesa di San Severo al Pendino ospita “Enzo70”, una mostra che racconta il viaggio artistico e umano di un musicista che ha fatto della contaminazione il suo manifesto. Un’occasione imperdibile per chiunque voglia immergersi nelle sonorità e nei testi di un autore che ha saputo dare voce a Napoli e agli ultimi, tra spiritualità e resistenza.

Se non ci conoscessimo, sono Corrado Parlati e questo è MentiSommerse.it, un magazine ribelle, un rifugio virtuale dove ti racconto le storie più belle legate al mondo della musica.

Enzo70: un racconto per immagini e suoni

Curata da Andrea Aragosa e prodotta da Black Tarantella e Black Art, in collaborazione con Regione Campania, Comune di Napoli e Università L’Orientale, la mostra è un percorso visivo e sonoro che ripercorre cinquant’anni di carriera attraverso venti copertine d’album, realizzate da artisti del calibro di Andrea Pazienza, Milo Manara, Sandro Chia, Guido Harari e Cyop & Kaf.

Accanto alle copertine, una selezione di partiture inedite, vinili e CD originali compone una vera e propria mappa della memoria, che guida il visitatore nella ricerca di un artista che ha saputo rinnovarsi senza mai perdere il contatto con la propria anima. La mostra diventa quindi l’occasione per riscoprire album come “Stella dissidente” e “SOS brothers”, che rappresentano due dei momenti chiave della storia del Neapolitan Power.

A rendere il tutto ancora più profondo è un’installazione sonora unica nel suo genere, nata dal progetto “Poiesis”, in cui le voci di grandi interpreti del teatro e del cinema napoletano – da Toni Servillo a Mario Martone, da Marina Confalone a Peppe Servillo – che rileggono i testi di Avitabile, restituendoli nella loro essenza più pura. Un esperimento poetico che è diventato un vinile, “Poiesis”, disponibile dal 14 marzo 2025.

La contaminazione felice: dal Bronx alla tammurriata

L’essenza della musica di Enzo Avitabile è sempre stata il dialogo tra mondi apparentemente lontani. Negli anni ‘80 ha condiviso il palco con i giganti del soul come James Brown e Richie Havens, ha respirato il funk metropolitano e il nuovo suono nascente del Bronx di Afrika Bambaataa, e poi è tornato a Napoli, riportando queste esperienze nel battito antico delle tammurriate e delle pastellesse.

Questa dialettica tra innovazione e tradizione è perfettamente restituita dall’allestimento della mostra: le copertine delle due fasi della sua carriera convergono verso l’altare della chiesa, simbolo di un ritorno alle origini, di una Napoli che è sempre stata al centro della sua poetica.

E tra le copertine in esposizione, c’è anche quella di “Enzo Avitabile Music Life”, il docufilm diretto dal premio Oscar Jonathan Demme, che racconta al mondo la vita di un artista capace di portare la sua città oltre i confini nazionali.

Poiesis: la parola prima della musica

Uno degli elementi più affascinanti di Enzo70 è la centralità data ai testi del Maestro. Il nuovo progetto “Poiesis” si concentra sulla parola prima ancora che sulla musica, con un’operazione filologica che esalta l’essenza poetica, a tratti catartica, della sua scrittura.

Nel pensiero filosofico, la poiesis è il processo creativo che porta alla nascita di qualcosa di nuovo, ed è questo il cuore del lavoro di Avitabile: una narrazione poetica che attraversa Napoli senza filtri, raccontando gli ultimi, la spiritualità laica di una città fatta di dolore e redenzione, di ombre e improvvise esplosioni di luce.

“Poiesis” si presenta come un innovativo disco di poesie, un vinile che raccoglie le voci della sua terra per restituire la profondità di testi spesso trascurati in favore della potenza del groove e delle melodie.

Enzo Avitabile mostra: un evento imperdibile a Napoli

“Enzo70” non è solo una mostra, ma un vero e proprio viaggio dentro l’anima di un artista che ha fatto della contaminazione il suo linguaggio. Napoli celebra uno dei suoi figli più autentici, in un luogo simbolico che si trasforma in un tempio della sua musica e della sua parola.

Se siete a Napoli tra il 20 marzo e il 12 maggio 2025, questa è un’occasione unica per scoprire – o riscoprire – la profondità di un artista che, come un moderno Odisseo, è tornato a casa dopo un lungo viaggio. Un ritorno segnato dall’abbraccio del pubblico, accorso in massa all’inaugurazione per omaggiare un maestro che, a settant’anni, continua a raccontare la sua città con una voce che non ha mai smesso di essere potente, autentica e necessaria.

INFO MOSTRA
📍 Dove: Chiesa di San Severo al Pendino, via Duomo, Napoli
📅 Quando: Dal 20 marzo al 12 maggio 2025
Orari: Lunedì-Sabato, 9:00 – 19:00
🎟 Ingresso gratuito

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