Sara Penelope Robin è una, dieci, centomila donne tutte insieme e non basterà una vita intera per cercare di mappare tutti i pezzi del puzzle che compongono questa trentatreenne napoletana che è riuscita a costruirsi una strada, cento strade differenti in realtà, dimostrando come, nel 2024, si può essere tante cose senza snaturarsi mai.
L’abbiamo vista a maggio in Tv tra le protagoniste del programma di Piero Chiambretti su Rai3 “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” (qui uno dei tanti monologhi scritti e recitati da Sara dove trova spazio la derisione dei social e la ricerca esasperata della bellezza oltre che la competizione digitale tra haters e makeup improbabili) e nel cortometraggio ” La Notte è un Giorno Dispari” scritto e diretto da Vincenzo Giordano dove interpreta Sofia (“Magnetica. Sensuale. Disperata. Una catastrofe”) ruolo per il quale ha ricevuto una nomination come miglior attrice protagonista agli Outdoor Film Festival, e Sara è ora pronta per nuove sfide e il suo primo spettacolo teatrale.
Classe 1991, originaria di Caivano, Sara Genevieve Mormile (“Mia nonna si chiamava Genoveffa e da qui la decisione di mia madre di darmi questa nota francese chiamandomi Genevieve”) è per tutti Sara Penelope Robin.
Dopo gli studi di Cinema all’Università di Roma Tre inizia a lavorare come social media manager per diverse aziende mettendo da parte per alcuni anni la sua passione per la recitazione, la danza e la musica.
La passione però, si sa, da qualche parte alla fine trova sempre una via di fuga e Sara, complice la pandemia, capisce presto che i social sono un posto, IL posto, dove la sua creatività ed espressività possono germogliare e diventare adulte e si decide così a portare su TikTok alcuni dei suoi monologhi, per lo più in dialetto napoletano, dove il suo sguardo – femminile – è il vero protagonista.
Ad ispirarla c’è tutto quello che le accade dentro e intorno: dalla vita quotidiana al docufilm, dal teatro ottocentesco alla tv. Le sue muse sono attrici come Monica Vitti, Sophia Loren, Anna Magnani, il cinema di riferimento è quello di Fellini, Pasolini, Totò, Massimi Troisi e Nanni Moretti, la musica è quello spazio infinito che va dal rock anni ’70 al cantautorato italiano, fino ai rapper come Fabri Fibra, la poesia (come quella che legge anche in Playbooks di Guido Catalano).
Non è solo una questione di dizione e interpretazione, tra una gag e una telefonata all’amico complottista della porta accanto c’è il tentativo di portare al ragionamento, di buttare giù limiti di gender e cliché, di andare oltre le apparenze.
Accanto a temi più leggeri, che spesso raccontano piccoli spaccati di vita quotidiana, si arrivano a sfiorare argomenti ben più profondi come l’apparenza e la fede, l’anima e la felicità, passando per racconti e poesie che affondano le mani anche nella tradizione napoletana.
Così un giorno, tra un video sulle elezioni politiche e uno sulla moda sostenibile, arriva un monologo sul contouring (la tecnica di trucco mirata a correggere i “difetti” del viso come mezzo per attirare l’attenzione del pubblico del web) che in pochi giorni totalizza oltre 3 milioni di views (ad oggi ha superato quota 5milioni) e BOOM.
Il mondo se ne accorge e accade così che i suoi video cominciano ad attirare l’attenzione degli utenti e degli altri protagonisti della rete e non solo.
Canta con i 99 Posse salendo sul palco dell’Arena Flegrea, realizza un video con Lello Arena e sbarca a Roma per un programma Rai, fino ad essere ospite di Propaganda Live (2022).
I The Jackal la ingaggiano prima per una live poi per la serie di Prime Video “Pesci Piccoli” (2023) e pubblica un libro “Tarantelle condominiali: Storia di quella che fa i TikTok” (2023).
Dimostrando di essere molto autoironica e di sapere benissimo dove vuole arrivare con il suo lavoro (per molti infatti lei è “Quella che fa i video su TikTok”) Sara Penelope Robin, in compagnia di alcuni dei personaggi che il pubblico ha imparato ad amare sui suoi canali social, costruisce attraverso pagine folli e scorrette, dense e illuminanti, un racconto teatrale che fa riflettere e ridere, insegna e stupisce (“Il nostro “condominio” merita rispetto e cura, non bisognerebbe mai lasciarlo in stato d’abbandono, pena ritrovarsi “abitanti abusivi” che programmano il nostro cervello a loro piacimento riempiendolo di bugie, costruzioni, dipendenze, idoli e false credenze”).
Sara Penelope Robin il 28, 29 e 30 marzo 2025 porterà sul palco del Teatro San Carluccio di Napoli il suo primo spettacolo “THE SOCIAL GAME”.
Partendo dalla domanda “Pensate che il mondo dei social sia un gioco?” Sara prova a rispondere alla domanda con un esperimento teatrale all’insegna dell’interazione; la messinscena del mio “mondo social” fatto di personaggi, monologhi ironici e una serie di riflessioni sui tempi che stiamo vivendo, assurdi e paradossali, che trovano argomento comune nell’ipnosi collettiva, l’ostentazione del superfluo e lo svuotamento della Persona.
Un’esperienza individuale che diventerà esperienza del pubblico, fuori e soprattutto dentro il teatro…
Biglietti disponibili qui: https://www.etes.it/sale/calendar/80689/SARA+PENELOPE+ROBIN+IN+THE+SOCIAL+GAME