Ci sono notti in cui la realtà supera i sogni che custodisci con cura in un cassetto fin da quando eri bambino.
Volando con la fantasia, li scrivevi su un diario, aggiungevi qualche colore con i pastelli, poi lo chiudevi e correvi a mettere le cuffie per ascoltare i tuoi idoli, le canzoni che portavi nel cuore.
Ci sono notti in cui quegli stessi artisti ti raggiungono sul palco più importante per condividere con te un pezzo della leggenda.
Ci sono notti da passare in fabbrica, notti in cui sei chiuso in una cameretta a scrivere, e notti come questa, da consegnare alla storia, perché mai nessuno aveva riempito questo stadio per tre notti consecutive.
Sono stato allo Stadio Diego Armando Maradona per la terza notte di Geolier. Un evento che ha consegnato il rapper partenopeo alla storia.
Se non ci conoscessimo, sono Corrado Parlati e questo è MentiSommerse.it, un luogo dove ti racconto le storie più belle legate al mondo della musica.
GEOLIER: i numeri di un successo straordinario
Prima di parlare del concerto è doveroso citare i numeri clamorosi di Geolier: “Dio lo sa” è diventato disco d’oro in appena sette giorni, con oltre 8 milioni e mezzo di riproduzioni nelle prime 24 ore, superando il risultato ottenuto da “Il coraggio dei bambini” uscito nel 2023, e con tutte le tracce che hanno già superato il milione di streaming.
Numeri fuori dal comune, che si sommano allo straordinario successo di Sanremo – 60% dei voti in finale su 5 partecipanti – e ai 6,5 milioni di streaming che hanno reso Emanuele Palumbo il secondo artista italiano più ascoltato su Spotify.
Il racconto del concerto di Geolier allo Stadio Diego Armando Maradona
Allo Stadio Diego Armando Maradona, Geolier dimostra di essere il vero gamechanger della sua generazione, con un potenziale clamorosamente più ampio di quanto visto finora: lo show è mastodontico, sia in termini di scenografia e luci, sia dal punto di vista del sound.
Ad accompagnarlo sul palco, infatti, ci sono due consolle con i fedelissimi DAT BOI DEE e Poison Beatz, una band – Guido Della Gatta alle chitarre, Carmine Landolfi B Dog alla batteria, Francesco Checcho D’Alessio e Max D’Ambra alle tastiere, Cristian Capasso al basso – e una speciale sezione orchestrale da 16 elementi. In apertura, dalle 19:20, il set di Deborah De Luca, nata all’ombra delle vele di Scampia e divenuta un fenomeno mondiale della musica techno, con un sound riconoscibile e serate sold out in tutto il mondo che l’hanno resa un altro esempio di riscatto.
Per le tre serate da record, Geolier ha preparato uno spettacolo che rispecchia perfettamente la sua versatilità: si parte da “Per sempre” per una lunga carrellata di quaranta canzoni, che arriva fino alle origini con “CADILLAC”, “Amo ma chi t’sap” e l’immancabile “P SECONDIGLIANO”, diventata ormai l’inno dei ragazzi di periferia.
A raggiungerlo sul palco una folta schiera di amici: dallo zio Gigi D’Alessio, presente tutte e tre le sere per “Senza tucca’”, a Lazza, con cui condivide “Idee chiare” e, ovviamente, “Chiagne”, passando per Luchè e Rocco Hunt, che finì su una torta di compleanno di Emanuele con la copertina di Poeta Urbano, Roshelle e Mavi, MV Killa e SLF al completo.
Geolier canta dal vivo e senza backtrack ogni canzone, si muove abilmente negli infiniti mondi che il rap può toccare, mostrando una maturità impressionante: dal pop più melodico ai banger più aggressivi, dalla poetica ed estetica swag fatta di macchine e milioni alle vibes della West Coast di “Una come te”, a metà tra Red Hot Chili Peppers e Lynyrd Skynyrd.
I cinquantamila presenti al Maradona hanno cantato a memoria – a tratti urlato – ogni parola delle sue canzoni, che pongono al centro della narrazione sogni, aspirazioni e sentimenti traditi di una generazione.
La differenza tra lui e gli altri artisti è che Emanuele ha Napoli dietro, e le tre serate al Maradona ne sono la prova: un’intera generazione di giovani, nati o comunque appena adolescenti quando il rap a Napoli iniziava a diffondersi con i Co’ Sang, canta a memoria ogni singola parola delle sue canzoni, si identifica nei testi, nella voglia di riscatto, nel linguaggio che è perfettamente in linea con quello parlato normalmente dai ragazzi napoletani. Emanuele trasmette loro qualcosa di potente, vero, che va ben oltre il trend.
Reale pe’ semp, appunto.
GEOLIER LIVE 2024 – LA SCALETTA DEL CONCERTO ALLO STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA
Di seguito la scaletta del terzo concerto allo Stadio Maradona di Geolier:
1. PER SEMPRE (da DIO LO SA)
2. MONEY (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
3. SO FLY (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI – ATTO II)
4. PRESIDENTE (da DIO LO SA)
5. SI STAT’ TU (da DIO LO SA)
6. ME VULEV FA RUOSS (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
7. SCUMPAR (da DIO LO SA)
8. MONCLER (da EMANUELE – MARCHIO REGISTRATO)
9. SENZA TUCCÀ con Gigi D’Alessio
10. RICCHEZZA (IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
11. EPISODIO D’AMORE (DIO LO SA)
12. IDEE CHIARE (DIO LO SA) con Lazza
13. CHIAGNE (IL CORAGGIO DEI BAMBINI) con Lazza
14. Medley NARCOS (da EMANUELE) – MARADONA (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
15. CAPO (da EMANUELE – MARCHIO REGISTRATO)
16. NU PARL, NU SENT, NU VEC (da DIO LO SA)
17. 2 SECONDI (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI – ATTO II)
18. IL MALE CHE MI FAI (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI – ATTO II)
19. NISCIUN’ con Rocco Hunt
20. VOGL SUL A TE (da EMANUELE)
21. NA CATENA (da EMANUELE- MARCHIO REGISTRATO) con Roshelle
22. EMIRATES (da DIO LO SA) con Mavi
23. L’ULTIMA POESIA (da DIO LO SA)
24. I P’ ME, TU P’ TE (da DIO LO SA)
25. UNA COME TE (da DIO LO SA)
26. Medley M’ MANC – X CASO (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI) – IO T’O GIUR’ (da DIO LO SA)
27. GIÀ LO SAI (da DIO LO SA) con Luchè
28. YACHT (da EMANUELE) con Luchè
29. CAMPIONI IN ITALIA (RED BULL 64 BARS)
30. AMO MA CHI T SAP (da EMANUELE) con MV Killa
31. CADILLAC con Mv Killa
32. CLS (da DIO LO SA) con SLF
33. DIO LO SA (da DIO LO SA)
34. EL PIBE DE ORO (da DIO LO SA)
35. P SECONDIGLIANO
36. FINCHÉ NON SI MUORE (da DIO LO SA)
37. COME VUOI (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
38. GIVE YOU MY LOVE (da IL CORAGGIO DEI BAMBINI)
A Ivonne Ucci e Francesca Capozzo va un sentito ringraziamento