Gazzelle è in gara a Sanremo 2024 con “Tutto qui”. Con questa canzone, il cantautore romano sta portando a Sanremo la nostalgia, un sentimento da sempre preponderante nella sua scrittura. Questa volta si lega però al desiderio di esplorare il passato di una persona cara che non si ha avuto la possibilità di vivere insieme.
Gazzelle, al termine del Festival, sarà impegnato in un tour nei palazzetti e in un evento speciale all’Arena di Verona, in programma il prossimo 16 maggio.
A poche ore dalla finale, il cantautore ha raccontato la storia di “Tutto qui” e parlato dei suoi progetti futuri.
Sono Corrado Parlati e ti do il mio più caloroso benvenuto a bordo.
Gazzelle racconta il suo Sanremo
La storia di “Tutto qui”, il brano sanremese di Gazzelle
“Tutto Qui” è una canzone in cui racconto fondamentalmente la mia storia, le mie esperienze vissute, quelle che sto ancora vivendo. Ho cercato di tradurre alcune esperienze, anche negative, in una sintesi di tante emozioni, che ho messo tutte dentro questa canzone. È una canzone manifesto di quello che è il mio stile narrativo e musicale. Ho cercato però di fare qualcosa di diverso.
Il primo Sanremo di Gazzelle
Il palco di Sanremo è un palco nuovo per me. Ne ho calcati tanti fino ad oggi, devo dire, dai piccoli locali ai pub e ai club, fino allo stadio. Quindi non ho troppo paura del palco in sé. Ho più paura di sapere che c’è tutta quella gente che guarda e questo mi mette un po’ a disagio. Però è anche il motivo per cui vado, in realtà. Quindi sento sensazioni contrastanti e tutto sommato non vedo l’ora di essere lì sopra e poter cantare la mia canzone, che comunque credo sia alla fine lo scopo della mia partecipazione.
Il duetto con Fulminacci su “Notte prima degli esami”
Ho scelto Fulminacci perché è un artista che stimo e che, credo, lascerà un segno sempre più grosso nella musica. E poi è un amico, una persona con cui esco, con cui ho costruito un rapporto: insomma, ci vogliamo bene. Abbiamo scelto “Notte prima degli esami” perché è un inno generazionale che conoscono quasi tutti e che tutti almeno una volta hanno ascoltato. È una canzone che amiamo e che in qualche modo ci unisce artisticamente; ci piaceva l’idea di rendere omaggio ad Antonello Venditti, che in qualche modo ha formato artisticamente entrambi.
Aspettando il tour nei palazzetti
A marzo e ad aprile farò il mio tour nei palazzetti e non vedo l’ora perché tutto sommato l’anno scorso ho fatto solo lo Stadio Olimpico, quindi non sono andato in giro per l’Italia. Sono molto felice di tornare a farlo e sto lavorando a un nuovo show, a una nuova scaletta e spero di sorprendere. Come sempre, cercherò di fare qualcosa di diverso per offrire uno spettacolo sempre migliore, anche se continuerò sempre ad avere il mio approccio intimo anche nei live.
A Francesca Capozzo va un sentito ringraziamento