Ci sono spettacoli in grado di scendere nei meandri più profondi della psiche umana, mettendone in mostra gli aspetti più oscuri e tormentati, i vizi e le dipendenze, i demoni e le ossessioni. 

Ne è un esempio “Misery”, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, trasposto al cinema con la pellicola “Misery non deve morire”, con la regia di Rob Reiner.

MISERY: LA RECENSIONE DELLO SPETTACOLO CON LA REGIA DI FILIPPO DINI

Tutto nasce da un incubo nel corso di un viaggio aereo in direzione Londra, che si è poi evoluto in una lunga metafora della dipendenza dell’autore  dalle droghe, degli effetti causati da queste sul suo corpo, come ha raccontato nel corso di un’intervista Stephen King, e del tormento interiore che gli è stato causato da alcuni personaggi come il Torrance di Shining. 

Ma è anche la fotografia dell’artista che finisce per essere schiavo della sua stessa creatività e dell’immagine che il pubblico proietta su di sé, dell’essere diventato una divinità che gestisce arbitrariamente le sorti di piccoli ma infiniti universi. 

Dopo la trasposizione cinematografica, dunque, il romanzo che valse a Stephen King il premio Bram Stroker nel 1987 abbatte ogni parete e giunge sul palcoscenico teatrale, con la regia di Filippo Dini e la produzione della Fondazione Teatro Due di Parma. Nel cast Arianna Scommegna, Carlo Orlando e Aldo Ottobrino. 

La vicenda si articola in tre luoghi fondamentali: la camera da letto in cui è tenuto prigioniero Paul Shelton, la cucina di casa Wilkes e la parte esterna della residenza.

Di grande spessore la prova di Arianna Scommegna, che si muove leggiadra tra le sfaccettature della psiche tormentata di Annie, passando da una leggerezza quasi comica alla pura e istintiva violenza che domina le parti più tese e drammatiche della storia. 

Aldo Ottobrino, invece, porta sul palco le sofferenze fisiche e psicologiche di un Paul Shelton devastato che, dopo aver ucciso Misery, si trova costretto a riportarla in vita e attaccarsi a essa per sopravvivere. 

Misery potrebbe essere visto come un thriller, ma in realtà è un viaggio nella psiche dell’uomo, del successo e delle aspettative da esso create negli altri, di ambizioni che ardono nelle parti più profonde dell’animo umano e che spesso finiscono per essere ridotte in cenere da una fiamma non benevola.

Di un artista che si muove come un funambolo sul filo che divide autoerotismo e autocannibalismo.

MISERY AL TEATRO BELLINI DI NAPOLI – LE DATE E LE INFORMAZIONI

Orari spettacoli: feriali h. 20:45, mercoledì h. 17:30, sabato h. 19:00, domenica h. 18:00
Prezzi: Martedì • Mercoledì • Giovedì I e II settore 20€, III settore 15€ / Venerdì • Sabato • Domenica I e II settore 25€
III settore 18€ – Under 29 15€ valido per tutte le repliche (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto) – *Ridotto venerdì e sabato I e II settore 23€
Durata: 2h. e 15 min + intervallo

Corrado Parlati

Patrizia Esposito

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