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Franco Ricciardi torna con JE, il disco della maturità [RECENSIONE]

Franco Ricciardi è tornato sulle scene con JE, suo ventesimo lavoro in studio, che arriva a cinque anni dall’uscita di BLU.

Il Re del crossover, vincitore di due David di Donatello, continua la sua ricerca che ha dato vita a un sound nuovo, originale, fondendo la tradizione melodica napoletana con suoni provenienti dal mondo urban e rap, partito dieci anni fa con ” ‘A storia e Maria” e il quartetto Ricciardi-Granatino-Co’ Sang in “Stand by”.

Il disco si apre con “JE”, canzone che da il titolo all’album, che vede la collaborazione di Davide Petrella – uno degli autori più prolifici dei ruggenti anni venti made in Naples – e la produzione di Rosario D-Ross Castagnola e S-Tartuffo, che imprime un sound inconfondibile al brano. Si prosegue con “Veleno”, in cui Ricciardi è raggiunto da Gigi D’Alessio, che di Franco è stato produttore trent’anni fa, ai tempi de “La nostra storia”.

La terza traccia, “Layla”, porta con sé i segni di una Napoli multietnica e accogliente, che incontra suoni, colori e facce provenienti dall’altra parte del Mediterraneo e che s’intrecciano con quelli del Rione Sanità a cui la protagonista del brano sente intimamente di appartenere. Ha più volte dichiarato di sentirsi un cantapopolo, più che un cantautore, e questo rappresenta il vero punto di forza delle sue canzoni: narrano storie di uomini comuni ed è proprio a loro che sono rivolte.

Le canzoni più intime del disco sono “Voce” – che vede ancora una volta Davide Petrella al fianco di Ricciardi -, “Vulesse”, feat. D-Ross, e ‘O ‘Ssaje, scritta con Raiz, che riportano alle atmosfere più veraci e profonde, tipiche del repertorio Ricciardiano.

“Statte accorte” e “Puortame a mare”, invece, sono due brani allegri, intensi, ballabili, leggeri. Dopo averli ascoltati, non è difficile immaginare il boato del Maradona, sempre più vicino al sold out, il prossimo 10 giugno, in quello che si prospetta sempre più come un vero e proprio giorno eccezionale.

Insomma, Franco Ricciardi, con Je e la sua straordinaria maturità artistica, si conferma ancora una volta come uno dei migliori artisti partenopei attualmente in circolazione.

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