Jimmy Sax sta girando l’Italia con un tour che lo vede protagonista con la SYMPHONIC DANCE ORCHESTRA e sarà al Palapartenope di Napoli il prossimo 6 aprile (qui i biglietti).
Per conoscere più da vicino il DJ che sta ottenendo numeri da record, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con lui.
JIMMY SAX SI RACCONTA: L’INTERVISTA
Cosa ti ha avvicinato alla musica? C’è stato un momento, forse della tua infanzia, in cui hai pensato che saresti diventato un musicista?
Vengo dalla musica rock ‘n’ roll. I DJ sono le nuove rockstar, volevo far parte di questa incredibile energia che offre la musica elettronica.
E per quanto concerne la seconda parte della tua domanda, ho sempre saputo che la musica sarebbe stata una parte estremamente importante della mia vita.
“Jimmy” è il tuo primo album. Vuoi presentare ai nostri lettori questo disco?
Ho fatto l’album che volevo fare, non l’album facile con sole hit di successo con il sax. Ho composto canzoni per mia madre, mia moglie, mio padre che è morto, mio figlio ecc.
Questo album sono io! È Jimmy, non Jimmy Sax.
“No man no Cry” ha superato i 160 milioni di visualizzazioni su YouTube ed è la tua canzone più ascoltata su Spotify. Quali sono state le principali fonti di ispirazione per questa canzone?
Non ne ho assolutamente idea! Mi ci sono voluti soltanto 30 minuti per farla, è stato come per magia. Ma onestamente non avevo idea che sarebbe diventata così grande.
Da qualche settimana è iniziato il tour che ti vedrà protagonista con la SYMPHONIC DANCE ORCHESTRA. Come è nata l’idea di unire il mondo dell’elettronica con quello della musica sinfonica?
Dalla passione per la musica! Amo condividere il palco con i musicisti e amo l’emozione degli archi e dell’orchestra.
LA PRIMA VOLTA A NAPOLI
Ricordi la prima volta che sei venuto a suonare qui in Italia?
Ovviamente, era a Napoli, subito dopo la mia firma con il mio management (Wondermanage). Non avevo idea di essere già così tanto popolare a Napoli! È stato un enorme schiaffo in faccia
Il tuo primo album ha una forte componente napoletana nel team di produzione e sarai al Palapartenope il 6 aprile. C’è un aspetto di Napoli che ti ha particolarmente colpito?
Vengo da Marsiglia, queste due città sono letteralmente come gemelle! Quindi mi sono sentito subito a mio agio e in forte sintonia quando sono arrivato.
Se dovessi scegliere cinque dischi che hanno influenzato il tuo gusto musicale, quali sceglieresti?
È difficile sceglierne solo cinque perché passo tutta la vita ad ascoltare musica, ma… ok, proviamo! The Rolling Stones best of, Random Access Memory dei Daft Punk, The Black Album dei Metallica, l’album di Buena Vista Social Club e il best of di Bob Marley.
A Giulia Orsi e Jimmy Sax va un sentito ringraziamento.
Intervista di Corrado Parlati