Si chiama MICHAEL SORRISO il rapper torinese firmato da Dogozilla e Sony Music che ha pubblicato  “PIANOFORTI” (https://michaelsorriso.lnk.to/PIANOFORTI), brano inedito che arriva dopo una serie di pubblicazioni che hanno permesso agli addetti ai lavori e alla critica di notare questo giovane talento e portarlo a collaborare con gli artisti, gli autori e produttori più apprezzati del genere.

Il brano, prodotto da Danny Bronzini, è accompagnato da una cover realizzata dal visual artist e designer torinese WOC.

Michael Sorriso racconta così “Pianoforti”: “il brano racconta di un incontro fortuito con il primo grande amore, avvenuto per caso a distanza di anni. Attimi che riaffiorano nella memoria sfuocati, confusi, quasi onirici. Si passa in pochi secondi dall’irrazionalità della passione alla disillusione”.

Parlando della struttura del racconto, l’artista aggiunge: “Dall’inizio del brano (che altro non è in realtà che il racconto di un finale tormentato), alla fine, tutto il pezzo è permeato da un sottile velo di nostalgia. Parlo di chi vuole chiudere con il passato e vuole guardare avanti verso nuovi inizi”.

Come si racconta l’amore dei vent’anni rivisto a distanza di qualche anno? Se la canzone inizia con pensieri suicidi e catastrofici di fine relazione (“Se finisse un’altra volta penserei a una rivoltella”) e con sottili ammissioni di colpa (“Piú bravo nel rap che nei rapporti, abito lontano, in via dagli occhi“), si prosegue raccontando tutte quelle differenti sfaccettature che circondano la fine di una relazione, vista sia come dipendenza (“Vedo del trasporto come in Trainspotting“), sia come fonte di malessere psicofisico (“Salto pranzi e cene, non mi comporto bene, con chi mi vuole bene“) e si e conclude con uno sguardo più freddo e distaccato, rivelato nella punchline finale (“Già non studiavo, figurati se ripasso“).

Dal punto di vista della produzione, il gusto e le chitarre raffinate di Danny Bronzini, produttore della strumentale (già chitarrista di Jovanotti, Willie Peyote, Mace, Venerus), e l’assolo di sax di Mattia Dalla Pozza (Jovanotti, Giorgia, Marco Mengoni), creano un’atmosfera con sfumature noir, dove un novembre grigio e piovoso è mitigato dallo sguardo perso nel camino e dal pensiero per quell’amore perduto che sa di cioccolato fondente, amaro, ma in fondo pur sempre dolce.

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