L’ira catartica dei Maneskin è pronta ad abbattersi sul panorama musicale italiano. Dopo il trionfo a Sanremo e il doppio sold out da record nei palazzetti di Milano e Roma, il gruppo ha presentato oggi alla stampa “Teatro d’Ira – Vol. 1”, in uscita il 19 marzo prossimo.
Nel disco confluiscono le esperienze e le influenze accumulate dai quattro ragazzi nel corso di questi anni, lungo lo Stivale, durante il tour all’estero e nei giorni trascorsi a Londra. Il risultato è un sound crudo, forte, frutto anche della registrazione, avvenuta interamente in presa diretta, che punta tutto sul power trio basso-batteria-chitarra ed evoca le ambientazioni dei live club della city, portando in sé il fumo diradato e l’odore delle pinte di birra servite al banco.
È quindi la natura dei Maneskin, partiti dalla strada, che penetra diretta nel disco e tramite esso arriva all’ascoltatore.
“Teatro d’Ira – racconta Damiano – crea un contrasto tra il teatro, che è la collocazione, e l’ira, che il soggetto, per far capire come la nostra rabbia sia da collocare in un contesto dove sia possibile creare qualcosa di positivo. Non vogliamo parlare di un’ira distruttiva, ma di quella catartica, che porta a cambiare le cose, che è quello che stiamo cercando di fare”.
“Nei brani non ci siamo imposti limitazioni, né sulle strutture né sul linguaggio – prosegue Victoria. Abbiamo fatto brani anche in inglese e siamo molto soddisfatti, perché siamo riusciti a dare una varietà all’album. Ci sono brani che toccano anche estremi opposti, senza essere di nature diverse. Abbiamo mantenuto questa dimensione scarna, live, in cui si sentono bene tutti gli strumenti, e abbiamo espresso varie sfaccettature della nostra musica”.
“TEATRO D’IRA – VOL. 1”: L’ALBUM DEI MANESKIN ANALIZZATO CANZONE PER CANZONE
Il nuovo album dei Maneskin conterrà “Vent’anni” e “Zitti e buoni“, già certificate rispettivamente disco di platino e disco d’oro, a cui si aggiungono sei brani inediti. Di seguito il racconto delle canzoni che compongono la tracklist del disco.
I WANNA BE YOUR SLAVE E FOR YOUR LOVE
Si gioca molto sui contrasti – lo schiavo e il master, il bravo ragazzo e il gangster – perché è un modo per dire che ogni persona può essere entrambe le cose senza dover per forza scegliere quale delle due essere, che ognuno può avere tante sfaccettature e tante personalità.
È molto incentrata sulla sessualità come discorso perché secondo noi è il lato della vita dove questa cosa si dovrebbe poter esprimere di più, perché ha così tante variabili e varietà che ci sembra un po’ inutile chiuderla in compartimenti”.
Victoria: “È stato uno dei primi brani che abbiamo scritto a Londra, perché stando nei club, ascoltando i gruppi suonare, ci siamo fatti ispirare moltissimo e in quei giorni abbiamo scritto “I wanna be your slave “ e “For your love”. Quest’ultima l’abbiamo pensata proprio in ottica live e abbiamo cercato di creare molti momenti musicali diversi, dando spazio a solo di chitarra e batteria, riff di basso. È stato un intreccio che ci è venuto molto naturale ed è stato il primo brano che abbiamo scritto di questo album”.
IN NOME DEL PADRE
Damiano: “Vorrei fare un chiarimento, prima di essere accusato di blasfemia: in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vuol dire che diamo talmente tanta importanza alla musica che per noi è sacra, non ci stiamo proclamando come musica religiosa o così aulica. Per noi è talmente importante che è nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
LIVIDI SUI GOMITI
Damiano: “È sempre del filone rock-hip hop. In questo pezzo abbiamo voluto portare alla luce, sia attraverso la musica sia attraverso il testo, tutto ciò che c’è dietro il nostro lavoro. Spesso si pensa che ci svegliamo la mattina, facciamo un’ora di esibizione e il giorno dopo ci svegliamo milionari. Non è così, c’è un lavoro importante dietro, studio, disciplina, e ci sembrava un modo giusto di descrivere questa cosa tramite la musica”.
CORALINE
Damiano: “Anche qui c’è da fare una precisazione sul testo: non vorrei che si pensasse che è la storia di un cavaliere che, dall’alto del suo essere principe azzurro, salva la principessa dalle difficoltà. Non è assolutamente così: non c’è un lieto fine in questa favola, è una favola che finisce male. Ho voluto descrivere una situazione di vita reale, metaforizzata e messa in musica. È la storia dell’appassimento di questa ragazza, un fiore stupendo, e il cavaliere è solo spettatore”
Thomas: “È molto singolare come brano, perché è come se fosse un film. Ha vari momenti e ci siamo divertiti tanto a sperimentare, mettendo l’intro arpeggiata fino ad arrivare al ritornello che scoppia molto di più, poi c’è un intermezzo. Ha una struttura molto strana e ci piaceva che ci fosse un crescendo, come se fosse un racconto anche a livello musicale”.
LA PAURA DEL BUIO
Thomas: “È un brano scritto a Roma, anche qui c’è molta sperimentazione: c’è un arpeggio in stile carillon nelle strofe, che emerge nel ritornello e sfocia in una parte estrema nello special con la parte a cappella finale”
Damiano: “Il testo parla del rapporto conflittuale tra l’artista e la musica, che è sia fonte di giovamento sia fonte d’ansia”
MANESKIN LIVE – IL CALENDARIO DEL TOUR
A partire dal prossimo dicembre, i Maneskin inizieranno un tour che li porterà nei principali palazzetti d’Italia. Di seguito il calendario:
Martedì 14 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Mercoledì 15 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Sabato 18 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
Domenica 19 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
Domenica 20 marzo 2022 || Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena – NUOVA DATA
Martedì 22 marzo 2022 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – NUOVA DATA
Sabato 26 marzo 2022 || Napoli @ PalaPartenope – NUOVA DATA
Giovedì 31 marzo 2022 || Firenze @ Nelson Mandela Forum – NUOVA DATA
Domenica 3 aprile 2022 || Torino @ Pala Alpitour – NUOVA DATA
Venerdì 8 aprile 2022 || Bari @ PalaFlorio – NUOVA DATA
Sabato 23 aprile 2022 || Arena di Verona – NUOVA DATA
Corrado Parlati
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Foto di Gabriele Giussani