Avincola è uno degli artisti più promettenti della nuova scena musicale romana.
Il 26 febbraio prossimo uscirà “Turisti”, su etichetta Leave music, il nuovo album che conterrà anche “GOAL!”, brano con cui parteciperà al Festival di Sanremo nella sezione nuove proposte.
Per conoscerlo meglio, noi di MentiSommerse.it abbiamo scambiato due chiacchiere con lui.
Chi è Avincola e come si è avvicinato al mondo della musica? C’è un momento nella tua vita in cui hai capito che avresti voluto fare il cantautore?
Non credo di essermi mai avvicinato alla musica, ci sono nato dentro. Mio padre e mia madre sono grandi ascoltatori di musica e mi hanno trasmesso da subito il fascino della musica e delle parole.
Non c’è stato nemmeno un momento esatto in cui ho pensato di fare il cantautore, ho sempre sentito l’esigenza di scrivere per trasformare la realtà
“Goal!” è il brano con cui parteciperai tra le nuove proposte di Sanremo 2021. Com’è nato questo brano?
Erano settimane che mi giravano in testa varie frasi ma non volevo dargli una collocazione esatta, così un giorno mi sono messo alla tastiera e ho cominciato a tirare fuori con molta naturalezza le emozioni che avevo intrappolato dentro di me. È stato molto istintivo.
Ascoltando le tue canzoni, ciò che maggiormente salta agli occhi è la capacità di immedesimarsi nei sentimenti e nelle emozioni vissute dai protagonisti, fino quasi a sentirle proprie. In un mondo sempre più improntato sull’ego e sull’individualismo, quanto è importante il ruolo di un sentimento come l’empatia?
Innanzitutto mi fa molto piacere che trapeli la mia voglia di immedesimarmi in situazioni che possano anche esulare dalla mia vita.
Diciamo che per me l’empatia è in effetti tutto ciò che condiziona la mia scrittura. È fondamentale entrare in empatia con i personaggi che racconto, con me stesso, con quello che sono stato e che vorrei essere
Sanremo è una manifestazione radicata come forse nessun’altra nella storia del nostro paese e già nel 2019 sei arrivato in finale a Sanremo giovani, pur non riuscendo a staccare il pass per l’edizione 2020. C’è un momento, da spettatore di questa kermesse, che ricordi con particolare affetto e che vuoi raccontarci? Cosa ha rappresentato, fino ad ora, Sanremo per Avincola?
Beh, sono molto affezionato a una esibizione in particolare, pur non avendola potuta vivere da spettatore in quegli anni. Parlo di Vasco che con la sua “Vado al massimo” ha regalato uno strappo alternativo a quello che era stato fino ad allora il Festival e ha aperto la strada a un nuovo modo intendere la musica, raccontando una generazione che fino a quel momento non era mai stata considerata
“Turisti” è il tuo nuovo album, in uscita il prossimo 26 febbraio. Vuoi presentare ai nostri lettori il tuo nuovo lavoro?
Ci tengo moltissimo perché ci ho lavorato per diversi anni, insieme al mio produttore artistico Emiliano Bonafede. Racchiude molto del mio vissuto ma è un abbraccio che si estende a tutti.
“Turisti” è un viaggio che parte dalle nostre case ma apre la porta su scenari sempre nuovi e spesso incomprensibili.
Un invito ad andare sempre “oltre”, una mano che ci accompagna su strade nuove, un biglietto di sola andata: al ritorno ci penseremo domani, semmai…
A Simone Avincola e alla Astarte Agency va un sincero ringraziamento da parte della redazione di MentiSommerse.it
Intervista a cura di Corrado Parlati
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