Continua il progetto Song Machine, l’album work in progress dei Gorillaz. La band di Damon Albarn ha avviato da fine gennaio la costruzione di un disco che prevede, mensilmente, l’uscita di collaborazioni con artisti di tutto il mondo.
Friday 13th è il quarto capitolo della saga e l’ospite della cartoon band è Octavian.

Song Machine aveva già visto partecipare un trapper: per Momentary Bliss, la prima traccia di quest’opera in costruzione, era Slowthai l’ospite d’onore insieme al gruppo punk degli Slaves.
Dopo Desolé con Fatoumata Diawara ed Aries, con Peter Hook e Georgia, il nuovo singolo si presenta come un brano rappato su base tipica dei Gorillaz di lavori come Plastic Beach The fall, due degli album storici della band.
Come sempre, l’eclettica cartoon band capitanata dall’ex frontman dei Blur non lascia particolari indizi sulle proprie intenzioni future. Song Machine è infatti una raccolta di singoli che potrebbero formare un album, ma forse no, e non si sa mai, fino all’ultimo, quando aspettarsi i singoli successivi.
Damon Albarn, prima del rilascio del primo brano di questa eclettica e imprevedibile serie, aveva preannunciato che la band avrebbe mixato qualunque cosa fosse arrivata in studio. Pochissimi sono però gli indizi che vengono di volta in volta dati riguardo i progetti futuri. Dopo l’uscita di Momentary Bliss, ad esempio, un post su Instagram faceva presupporre un successivo featuring con i Tame Impala, band indie rock australiana, ma quattro mesi dopo ancora non si vedono risultati in questo senso: non resta che aspettare per scoprire cosa 2D, Murdoc, Noodle e Russel hanno in serbo per il loro pubblico.

Va ricordato, comunque, che dietro ai personaggi disegnati sta la figura di Damon Albarn, notoriamente schierato su posizioni democratiche, liberali ed ambientaliste. Non stupisce allora, in coda della clip del brano, la citazione a James Baldwin che suona come una presa di posizione dei Gorillaz rispetto a ciò che sta succedendo negli Usa in queste settimane: “Non tutto ciò che viene affrontato può cambiare, ma nulla cambia finché non viene affrontato. Comunque, è certo che l’ignoranza, quando si allea con il potere, è il più feroce nemico della giustizia

 

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