È arrivato sul palco di Sanremo con quella che si è rivelata la vera hit della categoria “Nuove Proposte”, facendosi apprezzare anche da chi ancora non lo conosceva.
In occasione dell’uscita di “IO SONO FASMA” (qui su Spotify), Tiberio Fazioli, in arte Fasma, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni.
“Ho sempre saputo di non essere l’unico ad avere bisogno di esprimersi, ma sento di essere uno dei pochi ad aver trovato una maniera per farlo”. Come ti sei avvicinato al mondo della musica? C’è un momento in cui hai capito che nella vita avresti voluto cantare?
La musica è entrata nella mia vita a gamba tesa, oggi è diventata una certezza ma ieri era la mia più grande insicurezza.
La consapevolezza di fare il cantante è qualcosa che ancora oggi sto acquisendo. Non mi sento un cantante, mi sento una persona che ha avuto la possibilità di esprimersi.
“Basta che ci sei te, questo mondo è lo stesso, Ma mi sembra diverso se ci se tu qui con me”. In un mondo in cui le relazioni sono sempre più virtuali e labili, quanto sono importanti il confronto, per costruire un ponte con l’altro e lo stare bene con se stessi?
Penso che il mondo ci pieghi con preconcetti, con schemi mentali che ci vengono insegnati. Automaticamente siamo portati a pensare quello che pensano gli altri e, così facendo, viviamo le esperienze degli altri e non le nostre.
Quando si vuole vivere un’esperienza si ha paura perché abbiamo il racconto degli altri ma non il vissuto nostro. Quindi quello che invito a fare è di iniziare a vivere ognuno la propria vita, con la paura di sbagliare e la voglia di vivere.
“Per sentirmi vivo” ha raggiunto un successo davvero importante. Che esperienza è stata, per te, salire su un palco come quello di Sanremo? C’è un momento in particolare, di quella settimana, che vuoi raccontarci?
Sicuramente è stata una settimana molto particolare, che ricorderò per tutta la vita e che sarò felice di ricordarmi. È stata un’esperienza fantastica e inaspettata perché l’abbiamo sempre presa come un gioco e mai come una gara. Una situazione che mi è piaciuta molto è stata quando ho abbracciato GG dopo che abbiamo superato il turno.
Credo che quel momento sia stato un momento di consapevolezza per entrambi, abbiamo capito che quello che stavamo facendo non era più solamente nella nostra testa ma che si iniziava a giocare davvero.
“100 metri sotto terra” è una delle canzoni più dure, dal punto di vista dei testi. Qual è stata la fonte di ispirazione per Fasma per la composizione di questa canzone?
“100 metri sotto terra” è una delle tracce che senza dubbio si fa notare di più, sia per il sound che per il testo abbastanza rude. Riteniamo sempre che la nostra musica abbia diversi livelli di interpretazione, un po’ come l’essere umano, d’altronde diciamo le stesse cose in mille maniere differenti in base alla situazione e al momento.
L’ispirazione vera e propria non è venuta da un tipo di musica o da un artista ma dalla nostra vita. Abbiamo deciso di sfogarci al 100% senza pensare alla musicalità ma pensando solo alla foga che volevamo mettere all’interno di questa traccia.
A Tiberio e Valentina Aiuto va un sentito ringraziamento da parte della redazione di MentiSommerse.
Intervista a cura di Corrado Parlati