I Fiordalisi – Dissonanti armonie

L’opera di Maria Rosaria Teni Dissonanti Armonie, pubblicata da Luca Pensa Editore nel 2007, mostra ancora, a dodici anni di distanza dalla sua prima uscita, una straordinaria attualità: Maria Rosaria, con profonda sensibilità di donna e di poeta, crea una fusione tra le sofferenze provocate dall’abitare il mondo esterno e quelle della propria interiorità, ponendole in un dialogo ossimorico eppure contiguo.
Il versificare sinuoso intorno ai tormenti dell’anima e della vita trova nell’opera di Teni un respiro ampio di possibilità e di denuncia, come se nella parola potesse abitare ed esistere il primo antidoto contro il veleno delle brutture dell’uomo.

Cicatrice
Ti ho amato
bambino mai nato.
Eri dentro di me /
ti nutriva il mio amore
Poi / un gelido ferro
ti ha strappato!
Fredde cesoie
un tenero stelo hanno reciso
un inerte abbozzo di vita sfiorito
un dolore raggomitolato
nello sterile panno bianco
Una cicatrice indelebile
di un eterno momento
d’Amore.
Donna
Aspetti un altro incontro
ai bordi di una strada
confusa nella nebbia
di un giorno come tanti.
Un volto, mille volti
ormai più non li conti
per te/ perduta e stanca
è solo uno dei molti.
Attendi / il cuore in gola/
l’incognita, lì sola,
non sai con chi andrai
non lo perdonerai.
E nei tuoi giorni uguali che sfilano normali
c’è solo un gran disagio del vuoto che sta dentro.
Stanze nude e spoglie di sogni e di calore
mosaico di momenti dipinti di squallore.
E cresce il tuo disprezzo per quello che si compra
l’amore a basso prezzo e vive senza ombra.
Aumenta il tuo rancore, ti sfugge la ragione:
una vita senza amore non può scaldare il cuore
E ti ritrovi piena di rabbia e di dolore
sola in una stanza di quell’albergo ad ore.
Ti scivolano gli attimi, si dilata il tempo
ripensi a quel momento, rivedi quello sguardo
Invano poi rincorri la voglia di rivivere
di credere e sperare, di riscoprire amore.
Sei lì, su quella strada, avvolta nella nebbia
negli sprazzi di vita, illusione di un momento.
Di Mediterraneo
Portami con te,
trascinami nel ritmo folle
di questa danza mediterranea
che pulsa nel sangue
Batti tamburo / batti
invadi il mio corpo che balla
e si esalta di musica viva
nelle vene trasuda passione
Nelle spire di un tempo battente
il mio corpo /onda estenuante
liberando paure ancestrali
nel delirio di antico piacere
Sulle gocce di Mediterraneo
la mia danza nell’attimo estremo
mi regala emozione di vita
mi seduce di ebbra malia

Alessandra Corbetta
(guarda anche l’uscita precedente)