È una calda serata d’estate a Benevento, che si appresta ad ospitare la seconda edizione del “Benevento Cinema e Televisione”, che porterà nella città delle streghe il meglio del cinema italiano. C’è chi si intrattiene in uno dei ristoranti del centro, chi ne approfitta per fare un assaggio di liquori, prima di recarsi in Piazza Roma. È lì l’evento clou della prima serata, con Luciano Ligabue come protagonista, intervistato da Alessio Viola.

Le emozioni sono fortissime fin dal primissimo secondo: sul maxi schermo compare la scritta “Ligabue” che richiama molto quella vista a Campovolo, e le note sono quelle di “Questa è la mia vita”. “E ora che ci sei, dato che ci sei, fammi fare un giro su chi non son stato mai. Dato che ci sei, come io vorrei…”. Il pubblico la canta a squarciagola, l’accoglienza è caldissima, come si era potuto intuire già al photo call in Piazza Castello, con tantissimi fan accorsi insieme alla stampa per dare il benvenuto al Liga.

La direzione artistica del Festival ha deciso di assegnare al rocker di Correggio i premi “Miglior film della stagione” e “Miglior regista della stagione”.

“Il sud dimostra sempre di più una capacità di lasciarsi andare nell’esprimere le emozioni, che è molto tipica del sud ed è molto differente rispetto a come si fa altrove. È sempre molto bello venire qua, soprattutto per questo motivo”, dichiara Luciano, visibilmente emozionato.

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“Qualche anno fa, è venuta fuori una canzone in cui raccontavo del tema del lavoro, parlandone in prima persona, cosa difficile, perchè la gente conosce i privilegi di cui io godo, sa che vivo un ottimo benessere. Per cui, parlare in prima persona di una persona che, nella sua mezza età, viene licenziata, è una cosa nuova anche per me. Io non volevo parlare tanto dell’aspetto sociale di questa cosa, volevo parlare dell’aspetto esistenziale, dell’effetto che fa sull’identità di una persona perdere il lavoro dopo tanti anni, con poche prospettive di trovarne un altro. Spesso questo comporta gravi forme di depressione, una difficoltà nel ritrovare sé stessi”, dichiara Luciano, riferendosi a “Non ho che te”, da cui è nata la scintilla per “Made in Italy”.

Da “Made in Italy” a “Radiofreccia”, passando per “Da zero a dieci”: il Liga regista si racconta, svela alcuni retroscena sui personaggi che prendono vita nelle sue pellicole e analizza le tematiche sociali toccate con i suoi film. Prima della premiazione, c’è spazio per le domande dei fan: c’è chi chiede dei prossimi concerti, che riempiranno il calendario dei fan per il 2019 dopo un anno senza concerti, e chi curiosità legate alle proprie canzoni preferite, da “I duri hanno due cuori” e le influenze grunge di Sopravvissuti e sopravviventi a “In pieno rock ‘n’ roll”, passando per “Freddo cane in questa palude”.

Di seguito il video della serata:

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